giovedì, aprile 20, 2006

...lungo la strada

Oggi un post ci sta...e ci sta tutto!Soprattutto ora che il tempo si é anche adattato all'umore.Altalenante ed incerto.Volevo finirla di fare la filosofa da quattro soldi ed esimere, i poverini che si imbattono in questo blog, dai confusi e sconclusionati flussi di coscienza. Ma oggi il pc mi chiamava e, davvero, non ho potuto resistere.

Pensavo alle persone perse lungo la strada, a quelle incontrate inaspettatamente.Ai bagliori di luce che appaiono proprio quando non te l'aspetti. Pensavo a quanta delusione c'é dietro una persona che credevi fosse uno dei tuoi migliori amici e invece scopri un estraneo. A quanta amarezza c'é nel capire che, a distanza di anni, forse una spiegazione te la meriti. E invece il nulla. Un'indifferenza che fa male più di cattive parole. E pensavo a quanta rabbia ho dentro. Perché vicende come queste mi rattristano e non mi fanno capire quanti bagliori di luce ci sono lungo la mia strada. Mi riferisco alle persone speciali che ho conosciuto in questa nuova città. Che ci sono e ci saranno sempre. Alle persone che, nonostante la lontananza, rimangono punti saldi del mio cammino. E a tutte le persone che verranno. E mi riempiranno di gioia, di allegria e di buonumore. Perché se c'é una cosa che ho imparato lungo la strada é che ogni persona é un mondo...perciò non smetterò mai di essere un'inguaribile idealista e a desiderare di cercare il meglio in ognuno. Costi quel che costi. Perché nessuna delusione può essere più grande della potenza della amicizia, donata in maniera gratuita e incondizionata.

mercoledì, aprile 12, 2006

Il senso della vita

Strano che riflessioni così profonde emergano in un pomeriggio assolutamente comune. Un pomeriggio come tanti. Uno di quelli un sole d'aprile, ancora troppo timido, gioca a rincorrersi con le nuvole. In cui il tuo libro di anatomia non ti rapisce abbastanza da risparmiarti le chiacchiere dei vicini. Come se le ultime news di paese fossero la cosa che ti preme più sapere al mondo!
Eppure é in giornate assolutamente anonime come queste che la vita, con la sua forza travolgente, ti lascia senza fiato. E ti obbliga a riflettere.

Mi sono chiesta spesso in cosa consistesse il segreto della felicità. Se ci fossero criteri assoluti per sentirsi appagati, arrivati e sereni. Ma ogni volta una risposta non é arrivata. Forse perché era lì, tangibile sotto i miei occhi.
E' nella gioia immensa di arrivare a casa dopo tre mesi di vita fuori, é negli occhi dei tuoi genitori che ti guardano come se fossi la cosa più preziosa mai creata, é in uno spensierato pomeriggio con le amiche, in una passeggiata solitaria in montagna, in una serata con gli amici in cui le risate non sembrano mai abbastanza e le ore sempre troppo fugaci. E' nella mia scelta di prendere la strada della medicina. Strada sempre più ardua eppur troppo bella per poterci stare lontana. E' nella grinta che si impiega per raggiungere un obiettivo. E' nel sapore della lotta di ogni battaglia che hai a cuore. E' nel sentire il sudore che scende un giorno d'estate mentre i libri sono roventi, eppure sai che quella é la cosa che più hai a cuore. E' nel calore dei sogni che ti strappano dalla realtà e ti proiettano in una dimensione futura, in cui non esiste più sacrificio, ostacolo e paura. E' nell'amaro della malinconia che ti getta nello sconforto, eppure ti obbliga a pensare al riscatto. E' nella routine, apparentemente monotna, eppure così straordinariamente capace di tenerti legata alla realtà. E' nel vedere Berlusconi non saper perdere, appigliarsi disperatamente ad una folle idea di un governo bipartisan. E' nel capire che con quest'uomo, per fortuna, abbiamo chiuso. E' nella fiducia verso chi promette, per quanto possibile un mondo migliore. E' nel sapere che le persone che tengono a me potrebbe fare qualcos'altro in questo momento, eppure sprecando tempo prezioso leggendo il post. Perché ci sono. E ci saranno sempre. Ma non voglio abusare della loro pazienza e preferisco stopparmi qui...prima di capire che la felicità é anche nel ricevere la pantofola di mia mamma in faccia, se non mi degno di abbassare la musica!

P.S.:Volevo evitare un post politico, eppure é più forte di me...il riferimento al mio grande amico Berlusca non potevo proprio risparmiarmelo!Ormai io e lui viviamo in un rapporto simbiotico...sono già disperata all'idea di non trovarmelo più davanti per 24 ore al giorno. A parte gli scherzi...què viva la vida! E che questa sinistra possa finalmente dimostrare quanto gli ideali che la animano non sono solo uno stendardo ma una linea guida delle loro scelte politiche. E che Mastella non inizi a rompere dal primo giorno di governo facendo il chirichetto di papa Ratzinger (si scrive così?io lo chiamo sempre RATTINGER perciò sono un tantino disabituata!!!).
Basta, ora la finisco davvero. I miei neuroni potrebbero pretendere il diritto allo sciopero e, allora, sarei davvero nella merda!
Un saluto speciale alle amiche della b'iomedica, che mi mancano tanto...Hasta luego!