venerdì, novembre 24, 2006

Novembre 2006

Ecco che anche uno degli ultimi mesi di questo anno sta per finire.
Non che mi dispiaccia...ho un'enorme voglia di cominciare un altro di anno.Magari senza le delusioni, le sconfitte, i colpi bassi che il 2006 mi ha preparato.
Però, anche se non me l'aspettavo per niente (soprattutto dopo il terribile mese di settembre), ecco che mi trovo a scrivere, alla fine di questo anno, quasi rasserenata. E non lo credevo possibile data l'enorme mole di lavoro che mi attende per gennaio, date le tremila preoccupazioni quotidiane, i problemi e le preoccupazioni. E mentre fuori c'é un'aria uggiosissima,in pieno stile autunnale, io, che fino ad ieri ero la più metereopatica delle creature, mi sento davvero bene.
E mi chiedo come abbia potuto far girare il mondo così attorno a me...nel mondo c'é così tanta tirstezza, così tanta inutile e gratutità meschinità che, tutto quello che mi é successo, non può apparire che stupidi capricci da ragazzine.
Ma forse é normale concentrarsi solo sul proprio microcosmo...ed ecco che la tua vita, il tuo arrovellarti quotidiano, le battaglie che hai a cuore, i tuoi sogni e le tue passioni diventano il centro del mondo.Però si rischia di perdere tutto il resto. Di lasciare fuori dalla porta la bellezza delle prime giornate invernali, la telefonata di un amico che non sentivi da tanto, la voglia di tornare a casa e riabbracciare i tuoi.
Oggi il mio oroscopo(per altro quello sul "Firenze")mi esortava a infondere la grinta e la positività che ci sarebbe stata in questi giorni negli altri...ed io é proprio questo quello che voglio fare.Non voglio più scaricare sugli altri solo le mie angosce, le mie paure, i miei dubbi esistenziali. Voglio che questa luce che sento dentro non sia solo mia. Dopo tutto se mi sveglio ridendo e mi addormento felice é soprattutto merito delle persone che mi sono vicine ogni giorno...delle mie amiche del club Rowenta, dei miei amici sparsi per il mondo,di mio fratello che straripa di gioia per le vittorie dell'Inter ,per la mia mamma e il mio papà che mi fanno sentire protetta, per Linda che, anche se litighiamo un giorno sì e l'altro pure, resta sempre il mio faro, per Licia che é più saggia e metafisica di quando lo sarò io in pensione, per De André che ormai é un compagno quotidiano, per Parigi che mi aspetta e che mi lascerà ancora senza fiato, stupita, rapita, stordita.
E poi per la voglia di imparare, di conoscere, di cadere e di rialzarmi.Ancora una volta. Spero di non essere solo di passaggio...per ora la vita mi sta sembrando un lungo ed entusiasmante Interrail in cui, paesaggi, esperienze, colori sembrano non saziarmi mai.Spero di non fermarmi mai in nessuna stazione...per ora questo continuo divenire mi sembra un'ottima strada verso la felicità.

martedì, novembre 21, 2006

- 30 minuti a statistica

Eccoci ci siamo.Tra circa mezz'ora sarò sola soletta con deviazioni standard, campioni e altre stranezze boddiane. E di nuovo giù con i calcoli, le formule varie, le t e le z che spuntano come i funghi nei boschi ad ottobre...wow, per la similitudine Giggi sarebbe orgoglioso di me!
Certo che é strano...questi giorni mi sono completamente immersa nella statistica.E sono sempre più convinta della sua inutilità nella mia vita...per quanto si possa quantificare, cercare una legge immutabile e regolare che dà un senso alle cose, ecco che spunta l'errore standard. Ecco che l'imprevedibile, l'inaspettato stravolgimento degli eventi é sempre dietro l'angolo. Per quanto gli statistici possano applicarsi, come si fa a confinare la stranezza della natura umana in asettiche tabelle!Sarebbe il caso di andare in CONTROTENDENZA ANTAGONISTA e convincere gli altri compagni di corso a sabotare questo test. E ad usare l'aula grande dl cubo per un bel rave giamaicano. Cuba Libre e Bob Marley per tutti. Ma dato che la probabilità che questa cosa sia fattibile é nulla, sarò tenuta a fare il test. Nessuno può sfuggire al proprio destino...e per ora nel mio destino non ci sono che intervalli di confidenza. Hasta luego e soprattutto...el pueblo unido!In culo alla balena e tutte le altre varie meschinità perpretate a poveri animali. Fe

giovedì, novembre 16, 2006

Flusso di coscienza

Oggi fuori c'é un'aria grigia e un piccolo accenno di inverno.Il libro di statistica incombe sul tavolo e mi ricorda che, forse, sarebbe ora di iniziare a sfogliarlo. Ma oggi la probabilità di entrare in confidenza con gli "intervalli di confidenza" é pressocché nulla. Perciò per non umilare le mie sinapsi con un lavoro estenuante preferisco distrarmi...e la mia mente non può che divagare.
Ragazzi, che periodo?Praticamente non metto piede in casa...ogni giorno c'é un nuovo laboratorio, una nuova attività che non può essere persa, un impegno improrogabile, un'annotazione sempre in più sull'agenda.E tra un casino e l'altro ogni tanto fa capolino un dubbio...se davvero riuscirò a portare avanti le cose nella maniera migliore possibile, se ci saranno le stesse batoste dell'anno scorso, se avrò mai un minuto da dedicare a me stessa, ai miei libri non ancora letti, ai miliardi di cd che devo ancora ascoltare, alla saga del Padrino che voglio vedere tutta d'un fiato. E poi la filosofia che mi piaceva così tanto (e ora non leggo un filosofo dall'alba dei tempi), la mia nascente passione per la cucina, la voglia di passare un pm con le amiche senza pensare al tempo tiranno. E poi i mercatini di Natale, le giornate passate a giocare a scacchi, le lunghe passeggiate senza una meta precisa. Non c'é tempo per tutto ciò e , meno che mai, ci sarà negli anni a venire. Ma, ciò, non mi fa fatica, non genera l'amaro e arcigno gusto dell'insoddisfazione, della rassegnazione...mai nessun'altra rinuncia é stata più piacevole!
Soprattutto se considero quanto questa facoltà ha saputo darmi...ha dato un senso alla mia vita, un motivo per svegliarmi la mattina ed essere assolutamente ansiosa di imparare ciò che ancora non so, di vedere ciò che ancora non ho visto, di misurarmi con un sempre crescente senso di responsabilità.
Nessuno può strapparci al nostro destino...e io, ora come ora,sento sempre di più di aver messo le radici su questo sentiero...
ah!Qualche giorno fa ho rivisto il prof che ha distrutto, con la sua inconfodibile leggiadria mesi e mesi di duro studio...é stato un incontro alquanto spiacevole ma ho finalmente capito che tutta l'amarezza che avevo, e ho tuttora, si é trasformata in rabbia, grinta e determinazione.
Un'ultima cosa...anche se quello che faccio é così totalizzante ed estremamente pieno di senso, sto impegnandomi perché la mia vita non si fermi a questo...certo, le giornate dovrebbero durare almeno 80 ore ma voglio provarci lo stesso!E spero sempre in qualche novità eclatante...

mercoledì, novembre 01, 2006

Ed ero contentissimo...

...sto raccogliendo firme per una petizione popolare per eliminare la canzone di Tiziano Ferro da tutte le radio italiane. I motivi?
-tutta la canzone é un'unica lunga lunghissima frase, per cui Tiziano non riprende mai fiato dall'inizio fino alla fine
-é inutile che mette i riferimenti ad Amsterdam per far vedere che é quello che viaggia...rimane sempre un burino!
-la canzone non ha senso
-e io sono stanca di svegliarmi la mattina, accendere la tv e trovare la faccia angosciata di questo che rimpiange il ricordo-del-ricordo-che-gli-suggeriva-bla bla bla!
Già la vita é tanto difficile...poi ci manca solo questo qui che ricorda il passato e intanto ,nel presente, non trova nulla di meglio da fare che angosciare delle povere genti!Tanto meglio Giggi che enfatizza meticolosamente il maglione nuovo del primo appuntamento!
Vabbé,é normale questo sclero alle 11:55, dopo essermi svegliata circa mezz'ora fa.
E' bello vedere come certe cose non cambino mai...é stato un piacevole risveglio nella mia casa, con i rumori e gli odori di sempre e il solito calore che l'accompagna. Poi ieri é stata una bella serata con i miei amici...tutti a raccontarci che piega a preso la nostra vita (chissà perché a parte le cretinate non ho mai nessuna notizia eclatante!) e a ridere come sempre, come se non ci fossero km e lunghi mesi a separarci.
E' un pò come se ognuno di noi fosse partito dalla stessa stazione ma stesse percorrendo binari diversi, in vista di traguardi differenti ma, poi, inevitabilmente le strade finiscono per incrociarsi e ci si ritrova al punto di partenza.Ma con un mare di esperienze in più, di percorsi interiori, di cambiamenti inattesi. E allora poco importa se non si condivide ogni singolo istante, se non si passa più ogni attimo della giornata gomito a gomito. Perché ci si ritrova ,poi, davanti lo stesso bar o a girare a vuoto in macchina, e le parole infinite riescono a colmare tutta la lontananza.
Ed é come se non fossi mai partita da qui...come se la mia vita fosse ancora ai memorabili tempi del liceo, quando mamma urlava la domenica mattina perché non avevo mai voglia di svegliarmi prima delle 14, quando non conoscevo ansia, paura e nervosismo. Ero semplicemente la persona più spensierata e positiva del mondo. E poi mi fermo a riflettere e vedo, in realtà, quanto é cambiato. Non solo per il fatto che abbia quasi messo le radici a Firenze ma quanto, tutte le esperienze belle e amare di questi anni, abbiano trasformato la persona più spensierata del mondo semplicemente in una, forse un pò più preoccupata, ma di certo più matura e completa.
E poi c'é tutto un bagaglio di certezze, speranze, illusioni, sogni che ora mi accompagna...certo, a volte é talmente pesante che sento quasi schiacciarmi ma ha un gran merito:mi ancora a terra ma mi permette, allo stesso tempo, di divagare e di immaginare, sempre e ostinatamente, anche nei momenti peggiori, che la felicità é pur sempre dietro l'angolo.
Basta solo avere il coraggio e la forza di arrivarci.