sabato, gennaio 12, 2008

Pro e contro delle giornate di studio...

Le giornate scorrono veloci fra ore o ore di studio e altrettanti odi al sig. Baldissera, che se non fosse troppo vecchio (o probabilmente già morto) avrei chiesto di incontrare al "treno dei desideri".
Non posso farmi sfuggire tutti i vantaggi di stare rinchiusa in quelle che sono le mie nuove prigioni:
-il mio portafoglio é in delirio,rimanendo bello pieno per giorni e giorni, date le scarse occasioni di uscita.
-i miei capelli tirano un respiro di sollievo, non venendo stirati-stressati a causa delle preparazioni per occasioni mondane
-la mia generosità cresce in maniera esponenziale, dato che, pur di far prendere un pò di aria ai miei vestiti, sto prestando l'intero armadio a Linda
-ho tanto tempo per pensare e, dunque, nelle varie pause che costellano il mio studio penso a finali dall'epica tragicità...del tipo che proverò per 10 volte questo esame; ma, con altrettanta frequenza, in puri deliri di onnipotenza, mi immagino un futuro radioso con un fonendoscopio al collo e tutti i pazienti che mi rincorrono nel corridoio di un celebre ospedale.
-lo stress che accumulo é il più potente agente dimagrante che conosca...per cui anche se le dose caloriche giornaliere aumentano, il mio peso tende a regredire. Una sorta di proporzionalità inversa che fa sempre preoccupare le mie sorelle ma che é il mio unico, reale metro di giudizio su come ho studiato: se ho studiato bene dimagrisco, se invece me la sono presa un pò comoda, gli adipociti restano lì dove sono.
-uscire poche volte ti consente di fare scene plateali, con tanto di smisurate dichiarazioni di affetto verso le persone che non vedevate da settimane.
-e poi c'é il più grande, bellissimo vantaggio: quando l'odissea sarà terminata, tutto avrà un sapore diverso. La prima notte di sonno dopo l'esame diventa un dolcissimo annegare nella quiete, il cielo sembra avere un colore diverso e ti riscopri ad emozionarti per le piccole cose. Dopo mesi in cui ti emozionavi solo per un grafico troppo illuminante o una sintesi veramente efficace.
Ma, come sempre accade, c'é l'altro lato della medaglia.Quello che, all'inizio, fai finta di non vedere. Quello che rimandi indietro in nome di ambiziosi progetti ma, alla fine, ti sbatte contro. Ed é il suddetto la causa di scleri-deliri-nervosismi, particolarmente frequenti nel periodo di esami. Gli svantaggi di stare chiusi in casa sono numerosi ma, per dare un'aurea di beatitudine a questi mesi, é opportuno citarne solo alcuni:
-sono sottoposta continuamente ai dettami del fuhrer Licia che urla se non lavo le tazze della colazione, se non partecipo ai lavori domestici...e a nulla vale dire che sto studiando, perché lei é messa come me. E la legge é uguale per tutti. Nel mondo no, ma a casa mia questo principio é abbastanza ferreo.
-devo moderare continuamente le mie reazioni che, altrimenti, spesso sfocerebbero nell'isterico-acido e potrebbe scatenarsi un potente feedback positivo di liti e urla fra me e Linda. Il che sarebbe molto pericoloso, visto che é una reazione a catena che, una volta innescata, si protrae a lungo e non é facile da interrompere.
-non vedo persone, non rido a crepapelle, non provo l'ebbrezza di sentire il vento in faccia.
-sono continuamente pallida con occhiaie nere, tanto che, quando alla Misericordia si parla del colorito dei soggetti che stanno avendo una sincope, tutti si girano in automatico verso di me.
-é una dimensione alienante vivere tra il letto e la scrivania e io sono costretta a pensare continuamente al criceto Bobo (ovvero il criceto defunto di mio fratello)...di sicuro aveva più libertà di movimento di me...e poi, magari c'avessi una ruota...riuscirei a sfogare in un modo sano e costruttivo per i miei muscoli, lo stress e il nervosismo.
Come al solito ho divagato e anche esagerato un bel pò. Ma chi mi conosce sa che le mie origini greche sono evidenti soprattutto nell'amore per la tragedia!In fondo é un periodo così per tutti... e poi sempre meglio a noi che a quella di Venditti che vedeva similitudini fra il padre e Dante!!Ok, battuta che non fa ridere nessuno...altro svantaggio:la mia ironia perde colpi!!!!Torno a studiare...

martedì, gennaio 08, 2008

Caffeinemia alle stelle

Se in laboratorio si potessero dosare la caffeinemia e la teofillinemia, in questi giorni, i miei valori starebbero al di fuori dell'intervallo di riferimento. Il tempo stringe, le tazze di caffé che ingurgito mi sembrano sempre troppo poche e le nozioni che sto apprendendo fanno già a cazzotti nel cranio. Quasi come se non ci fosse già posto per altro. Però, quest'anno non poteva iniziare meglio.Intendiamoci...non so se ce la farò neanche a fare il minimo per l'esame, ho incubi disastrosi di notte (in cui sogno che in estate non avrò ancora passato l'esame) e ho già pelle, sguardo, faccia spenta. Ma, insomma, sono felice!Felice di studiare, felice di aver preso di petto questa materia, felice di stare tutta la giornata a casa a fantasticare sulla natriuresi-pressione indotta. E poi, devo ringraziare tre persone in particolare in questi giorni...in primo luogo Bridget Jones che continua ad essere una fonte d'ispirazione, sulla sua capacità di attutire i colpi duri e di ridere. Sempre e comunque. E poi quelle stesse due persone che ho ringraziato il giorno dell'esame di med di laboratorio. Una di queste per le continue chiacchierate di questi giorni, che mi infondono fiducia e coraggio, mi danno le giuste dritte. Grazie Lu, perché non mi fai sentire mai sbagliata e avverto sempre la tua stima.Anche nei periodi in cui potrei davvero dare di più. E poi il simpatico amico piemontese per varie ragioni...perché ascolta i miei fiumi in piena senza mai stancarsi, mi aiuta a combattere l'ansia e crede tanto in me. Molte volte più di quanto non ci creda io.
Consapevole del mio equilibrio instabile, so che tra qualche giorno piangerò od opterò per la valida alternativa di scagliare i libri al muro....ma, per ora, per questo infinitesimo ma lunghissimo attimo, voglio godermi un attimo di felicità...