sabato, agosto 30, 2008

Continua la saga dei post stupidi

La voglia di post profondi e introspettivi é, senza alcun dubbio rimasta in vacanza. O per il bene del mio studio, sto nascondendo a me stessa la voglia di affidare i miei pensieri alla mia tastiera preferita.
Un pensiero pseudoprofondo oggi però non posso nasconderlo.
E' che in fondo sono i miei crocs a mandarmi avanti. Quando non ne posso più delle mille cose da studiare, quando vorrei essere al mare anziché costretta sui libri, quando tutto mi sembra un'impresa più che tetanica, guardo queste strane calzature. E, penso, che un domani, magari più vicino di quello che immagino, saranno taciti testimoni della mia vita. Ci saranno quando farò le anamnesi tutte da sola, nelle pause caffé, nell'ansia da prestazione che mi accompagnerà sempre, nella voglia di essere più brava della volta precedente. Nelle prime strette di mano con i miei pazienti, nelle prime soddisfazioni, in tutte le volte che già so che correre all'aperto perché avrò voglia di piangere, nelle frettolose pause pranzo e nelle ore che scorreranno troppo lente.
A volte mi sembra tutto così lontano, a volte terribilmente vicino.

giovedì, agosto 28, 2008

Evvivaaaaaa!!!

Ci tenevo ad informare l'esiguo pubblico che perde tempo leggendo il mio blog che:
-ho di nuovo un sorriso smagliante
-dato che niente si ottiene con niente ma tutto richiede estremo sacrificio...il nuovo sorriso smagliante mi é costato un massiccio sanguinamento gengivale che ancora persiste (non ho lo scorbuto, é solo il risultato della carta abrasiva con cui il dentista ha martoriato le mie gengive)
-ho anticipato la partenza ma per i prossimi 6 giorni sarò irreperibile, dato il massiccio lavoro che dovrò fare per passare quest'esame
-é umiliante prendere la pappa reale a 23 anni, soprattutto se godo di ottimo appetito...ho evitato supradin per ovvie ragioni!!!
-mio padre ha smesso di italianizzare i termini inglesi e oggi ha detto "privacy" in maniera corretta!!!
-ho tanti progetti, anzi tantissimi, per il prossimo mese, sperando di riuscire a trasformarmi in una trottola in perenne movimento e non in un panda con le occhiaie e i brufoli
-sta per finire questa velocissima permanenza in Basilicata.E mi dispiace non riuscire mai a restare quanto vorrei, a godermi lunghi periodi a casa...e mi sento sempre in bilico tra il volermi rilassare completamente e il poterlo davvero fare. E alla fine non riesco a fare nulla: né riposarmi del tutto (che poi il mio ideale di relax é fare tardi tutta la sera e stare in giro tutto il giorno!), né studiare come dovrei. E mi dispiace tanto che la mamma é triste ogni volta che parto, dicendo che le mancherà la mia presenza rumorosa e chiassosa...
Però, dai, vabbé ya (una frase che ormai é il must dell'estate!), ho deciso di non lamentarmi almeno per oggi...oggi che posso riscoprire il piacere e la bellezza di sorridere!!!

lunedì, agosto 25, 2008

Prigionia forzata

E' passata solo una mattinata dall'inizio della mia prigionia. E dopo aver vagato per i due piani, il giardino e la mansarda già non ne posso più. E la cosa preoccupante é che non so quando questa avrà fine.
Questa volta a costringermi alla reclusione non sono state le mie assurde maratone di studio, né una febbre improvvisa o la totale assenza di voglia di uscire. Anzi, i giorni scorsi sono stati fantastici fra un pò di studio, passeggiate, aperitivi e serate sempre in giro fino a tardi. E per questa nuova settimana avevo tanti progetti...passare più tempo possibile con i miei amici, andare un pò al mare, fare il pieno di vita meridionale, in modo che possa bastarmi fino a natale...e, invece, i miei mille propositi si sono sgretolati ieri sera. Nulla di grave ma comunque sufficientemente da non consentirmi di uscire di casa fino a quando la situazione si sarà risolta. E non credo possa risolversi a breve, dato che i dentisti sono in vacanza e non sono reperibili.
E mi fa rabbia, cavolo. Tanto più che potrei andare all'esame in queste condizioni e io già i chirurghi non li sopporto, e tutti gli esami che hanno qualcosa di chirurgico mi vanno male, e poi, cavolo, mio padre se mi vede con la faccia triste si arrabbia e se rido mio fratello inizia a ridere. E tra un pò torna Cetta ed é più di un mese che non la vedo e per festeggiare il suo ritorno dai concerti balcanici, avrei voluto uscire e fare baldoria, e invece non posso farlo. E poi domani c'é il pranzo con gli americani e vorrei tanto defilarmi ma non posso.E poi l'inglese non é il mio forte e loro hanno un marcatissimo accento americano,solo che in fondo mi fanno ridere ma io non posso ridere e fare la simpatica e sarò costretta al mutismo e mi dà fastidio stare zitta. E poi anche mangiare diventa difficile e se mangio anche un solo giorno un tantino di meno,inizio a fluttuare nei pantaloni e proprio non mi va. E poi ho un'abbronzatura a chiazze e tanti nuovi vestitini che, ovviamente, non posso mettere perché sono imprigionata. E devo studiare le occlusioni intestinali e mi annoio e se non avessi rifutato il voto di quel rimbambito a quest'ora starei facendo altro. E voglio smaterializzarmi ed essere altrove, perché vorrei vedere tante persone che ora sono lontane, ma anche questo non é possibile. Ed essere allegra, solare ed entusiasta come sono sempre in questo periodo ma in questi giorni un pò di meno, per ovvie ragioni. E vorrei saper scrivere come un tempo, quando avevo il sacro dono della scrittura e rileggermi era proprio un piacere. Così forse questo illogico monologo avrebbe qualcosa di simile ai flussi di coscienza che mi piaceva troppo leggere, e non sembrerebbe uno dei temi sgrammaticati degli alunni di mio padre...che mi fanno piegare in due dalle risate ma anche riflettere. Perché se le generazioni attuali, si interessassero un pò di più alla cultura invece che al fantacalcio, forse i risultati si vedrebbero eccome. Che poi, é una cosa che mi fa indignare e tanto, che secondo Bossi sono le scuole meridionali ad abbassare il livello di istruzione nazionale. E, forse, pensando a certi prof che ho avuto, c'avrebbe pure un pò ragione, ma poi ricordando quelle fantastiche lezioni di filosofia o le dissertazioni letterazione del migliore professore di italiano che abbia mai avuto, allora, beh, l'indignazione ritorna.E poi non ho ancora capito se Bossi é laureato in medicina o non ha terminato perché, cavolo, allora se lui e Calderoli sono medici, forse ci riuscirò anch'io. E poi, dopo tutte le fatiche di questi anni e le ore di studio e l'impegno e il sudore e i pianti, beh, é ovvio che ci riuscirò. E in fondo la "sindrome di sailor moon" é la mia salvezza. A volte guardo il mio fonendo rosa e mi ripeto che tutto, assolutamente tutto, é superabile. E poi mi esalto tantissimo e inizio a saltellare. E spesso succedono delle piccole tragedie. Come quella che ora mi costringe agli arresti domiciliari. E, cavolo, tra meno di dieci giorni ho un esame. Che secondo tutti é un esame facile, ma ovviamente a me le cose facili riescono sempre peggio delle cose difficili. E poi io e i chirurghi non ci sopportiamo ed é un'assenza di empatia che non so da dove venga. E invece l'ultimo esame che ho fatto mi é piaciuto tanto tanto. E aveva proprio quel pò di internistico che già so che in futuro mi piacerà da impazzire. E mi ha dato la possibilità di scoprire che il feocromocitoma é la metafora un pò della mia vita. E, insomma, paragonare la propria vita ad un tumore é molto macabro, ma non é così negativo come potrebbe apparire. E non vedo l'ora di assillare le mie amiche con queste metafore che sono anni che propongo. Da quando la pompa sodio-potassio mi faceva stare ore a fantasticare.E, comunque, cavolo, scegliere la specializzazione é difficilissimo. Dovrò fare questo lavoro per trent'anni e più e vorrei l'emozione pura, arrivare ogni giorno al lavoro con quel misto di agitazione, ansia di scoprire e di imparare. Ogni singolo giorno voglio l'ebbrezza. E, spesso, mi dicono che sono idealista ma sognare é il mio antidoto contro la tristezza. E finora mi ha sempre preso per i capelli nei momenti no. E poi sogno una casa grande con tanti bambini chiassosi e disordinati che mi fanno regredire all'infanzia ogni volta che é possibile e una barca. Perché senza il mare potrei anche morire. Ed é pure vero che i miei sogni sono rimasti quelli di un'adolescente sognatrice. Ma chissenefrega. Il mio lato infantile mi piace tanto, mi fa sorridere e spero prenda il più possibile il sopravvento sul lato paranoico.
E comunque é assolutamente vero che nelle case del Sud ogni occasione é buona per mangiare, ogni problema si risolve mangiandoci su, ogni preoccupazione passa dopo un sano pasto. Non ho capito, però, perché in questa casa si seguano i dettami di mio fratello. E, quindi, non esiste nessun tipo di amaro, dato che mio fratello ha deciso che fanno mooolto male. Mentre, invece, é ammessa la grappa, per un altrettanto sconosciuto motivo. E dato che odio la grappa sono condannata a non digerire e quindi a lasciare questi penosi post sul blog, in sclero puramente post-prandiale.
In compenso in questa casa l'ultimo ritrovato della medicina fai-da-te marocchina sta riscuotendo grande successo...all'inizio papà era scettico e, sebbene dicessi che erano erbe naturali, secondo lui la provenienza marocchina era sufficiente a catalogare il mio fantastico regalo come droga!E, invece, si é trovato a darmi ragione e ad esaltare i poteri terapeutici di questa specie di vix naturale e in più é tutto il giorno che é gentilissimo, disponibile e comprensivo se rispondo in maniera acida e tagliente. Avrò drogato mio padre???

giovedì, agosto 21, 2008

Un'altra estate é volata via

Ti accorgi che l'estate é finita guardando con tristezza la fantastica abbronzatura che comincia a sparire. Quando ti ritrovi con gli amici al bar a parlare ore e ore delle proprie vacanze, quando capisci che non ci sarà ancora molto tempo per uscire con vestitini e sandali, quando vai in piscina e alle sei é già freddo. Quando passo un pò di tempo a casa e i miei mi trattano come una figlia viziatissima, riempiendomi di cibo e di regali(i vantaggi di vivere lontano!!!).E, ovviamente, quando guardi le foto delle vacanze almeno 30 volte al giorno, in modo davvero maniacale.
Ma, da un pò di anni a questa parte, per me la fine delle vacanze si manifesta soprattutto con l'incapacità di stare ferma su una sedia per più di dieci minuti. Con ovviamente scarsissimi risultati in questa prima giornata di studio, visto che in un'ora mi sarò alzata almeno dieci volte e fatto tre caffé!!!E poi ripenso a quest'estate piena, viva e vissutissima, in cui sono uscita dai confini dell'Europa e dai confini di me stessa (e, molto spesso, é stato molto più difficile questo che arrivare in Marocco!!!) e a questo nuovo autunno e a tutte le cose che vorrei che ci fossero. Ma per ora mi attende solo chirurgia sistematica e l'ennesimo caffé.
P.S:Questo post fa schifo...il mio amore per la scrittura sarà ancora in vacanza.
Ah!Ho scoperto di avere una vaga somiglianza con una terrorista dell'Eta, visto che due agenti superarmati mi hanno bloccata per una strada spagnola, chiedendomi i documenti e analizzandoli per almeno un quarto d'ora e poi guardandomi il viso ossessivamente, e poi chiedendo alle mie amiche se fossero insieme a me...mah.

martedì, agosto 05, 2008

E' come essere ubriachi da sobri...

Solo dopo aver pronunciato questa frase, un pò per caso, mi sono resa conto quanto fosse vera.
In questo blog ho lasciato traccia di ogni stato d'animo che ha preso il sopravvento in questi anni. E non potevo non lasciare un piccolo ricordo di questo momento di estasi. Il mio primo trenta e lode, arrivare ad un esame senza il minimo accenno di ansia, essere brillante, sicura e felice di aver fatto un buon lavoro. Ma questa é solo una parte. Per il resto non c'é bisogno di parole. O meglio, é difficile trasformare in linguaggio la sensazione costante di essere in una bolla di sapone. Leggera, fluttuante, fragile ma fortissima. Continuamente a chiedermi se sta davvero succedendo a me, se la sensazione di essere perennemente in volo sia il segno di un periodo d'oro della mia vita o lo strascico di un sogno. E' che la vita sta continuando a colpirmi. E' da due anni che mi mette continuamente alla prova, che mi tiene in allerta, che mi scruta per vedere se dò il minimo segno di cedimento. E ci sono stati i pianti e la rabbia...ma ora, ora é essere ubriachi da sobri. E non voglio perdermi un attimo di questo momento di beatitudine. E' come tornare a casa, é come perdersi in meandri sconosciuti e capire che quella parte di me c'é sempre stata, é un voler continuare a cullarsi in ricordi recentissimi, in un perenne senso di nostalgia e in un'attesa. Un'attesa continua.
Sto sperimentando il "perpetuo volo" dei gabbiani della mia poesia preferita, sto mandando anni luce lontana la mia mental slavery, sto abbattendo muri e prendendo un attimo di tregua dal volerne mettere altri. Credevo di essere indifesa, di sentirmi smarrita senza le mie pseudocertezze, invece mi sembra di stare vivendo in maniera intensa, forte, totalizzante. Ed é un senso di completezza quello che avverto. Forse l'ho sempre saputo. I miei due occhi scuri da soli non bastano ad osservare il mondo. Soprattutto se la vita te ne mette altri davanti. Magari ancora più intensi, più innamorati della vita, ancora più forti e fragili dei miei.