sabato, settembre 13, 2008

Abbrutimento

La verità che avere una settimana di relax quando i tuoi amici sono lontani/sono sotto esame, é una gran bella scocciatura.
Ho cercato di godere al massimo questi giorni piovuti dal cielo, con le seguenti attività:
-mare e tanto sole su spiagge ormai deserte. E' stato un piacere sdraiarsi al sole senza bambini urlanti che ti saltano sull'asciugamano, che ti schizzano uscendo dall'acqua o ti tirano i sassolini.
Ed é stato anche possibile dormire, data l'assenza di mamme psicotiche e ansiose che inseguono bambini obesi già a tre anni ,con un pezzo gigantesco di parmigiana fritta alle dieci del mattino.
-mangiare, mangiare, mangiare. In realtà é un'attività che non abbandono mai ma che, in questi giorni in particolare, occupa le mie giornate. Perciò sto passando, con mio enorme piacere, dalla gastronomia calabrese a quella lucana, a quella di mio padre che, aihmé, non trova una precisa collocazione. Se non nelle "liste di proscrizione" dei nutrizionisti italiani, dato l'elevato contenuto calorico e il serio rischio di malattie cardiovascolari se protratta per più di una settimana.
-fare la "finta" intellettuale che ha tempo. E dico finta perché, é vero che sto leggendo tanto e vedendo tanti film, ma questa parvenza di giovane bohémienne svanisce se considero che sto leggendo cretinate e vedendo film altrettanto cretini.
-fare la merenda da mia nonna, come ai bei tempi dell'infanzia. Ma solo perché in questi giorni ha una vaschetta di gelato fenomenale e perché posso condire il tutto con chiacchiere delle comari, vicine di casa di mia nonna. (opportunista!)
-atteggiarmi a figlia modello che aiuta la mamma a fare la spesa, va a comprare i quotidiani al papino. Nella speranza che la chiacchierata con il giornalaio o il salumiere, diano un brivido alla giornata!
Una volta esaurite tutte queste attività ho raggiunto lo stesso livello di abbrutimento dei teenager americani. Il fondo l'ho toccato ieri:io con capelli sporchi, tuta extralarge, patatine da sgranocchiare e tv spazzatura. Tranquilli, presto ritornerò alla vita. E rinascerò. Come un'allodola in autunno...non so, mi sembrava un'immagine efficace quanto il cervo a primavera!

giovedì, settembre 11, 2008

Con gli occhi pieni di sole

Ci sono attimi che non si possono spiegare. Poco fa ho vissuto uno di quelli.
Mi sono guardata allo specchio e, oltre ai segni di una evidente insolazione, ho visto i miei occhi pieni di sole. Dentro ci sono tutte le parole dette in questi mesi, tutti gli abbracci che ho ricevuto, tutte le lacrime che ho versato, tutte le frasi lasciate a metà.
C'é il senso di beatitudine che deriva dall'essere al quarto anno. Questo sospirato quarto anno che, per i casini che ho fatto, spesso mi sembrava più un miraggio che una prospettiva realmente concretizzabile.
C'é ora la concreta possibilità di capire cosa mi piacerebbe realmente essere dopo.
C'é il sereno relax di questi giorni, al quale ero completamente disabituata. Con i miei che mi rimproverano perché non so stare zitta e ferma un secondo, perché non riesco a prendere il sole in totale abbandono e perché devo condurre almeno tre attività in contemporanea.
Ci sono le risate degli ultimi giorni e la tenerezza che provo ogni volta che vedo litigare i miei e, dopo pochi minuti, sentirli ridere perché invecchiando si rendono conto di come sono diventati permalosi.
Ci sono gli attimi post-esame. Quelli che, fino a qualche anno fa, mi vedevano incazzata fuggire da un'aula a chiedermi dove avessi sbagliato. E, da un pò, mi vedono invece sorridente e soddisfatta perché finalmente sono protagonista di esami con cui chiacchierare con un prof é un piacere e nei quali si può spaziare da corpi estranei ai mattonici Lego, fino ad arrivare a parlare di Lotta continua.
C'é il complimento più bello che abbia mai ricevuto nella mia carriera accademica. Quel "sei stata scatenatissima!" che potrà apparire banale, per me é stato come una luce. Perché, aldilà della preparazione, delle ore passate sui libri, ho sempre messo passione ed entusiasmo in ogni singolo, piccolo ostacolo. Ed avere la percezione che, forse, il mio entusiasmo ha prevalso sul sapere nozionisto, beh, mi riempe gli occhi tanto tanto di sole.
E poi c'é la gioia di vedere che tre delle persone a cui voglio più bene al mondo, Lucia, Riccardo e Maria, hanno avuto, pressocché in contemporanea, tre enormi, grandi successi. Liberatori, meritati, strasudati.
E poi, e poi, e poi. Potrei parlare ancora dell'allegra comitiva con cui divido la casa.
Quell'adulta che non ammette di esserlo. E che, per non smentirsi, si rompe le costole pogando.
E la mia piccola Cettina. A cui spesso rimprovero di affrontare il mondo con eccessiva maturità.
E che proprio ora vorrei abbracciare, perché so quanto sono importante per lei, anche se non ama dichiarazioni d'affetto o se mi confessa che mi vuole tanto bene, poi scappa in camera perché si vergogna tanto. E che vorrei proteggere dal mondo, ma non ci sono mai riuscita. Ma so che é tanto forte e questo é lo scontro finale con i fantasmi del suo passato. Poi ci sarà solo pace e luce.
Luce, appunto. Tutto mi sembra impregnato di una luce diversa, in questo afoso settembre.

venerdì, settembre 05, 2008

Frasi celebri

Linda: "Smettila di trattarmi come una che é stata dimessa dal CTO" (in realtà voleva dire "come una che é stata appena sottoposta ad un TSO" )

mercoledì, settembre 03, 2008

Lu!!!Questo post é per te!

Premetto che ti scriverò un lungo post, una lunga mail o farò qualche altro atto commovente-plateale che ogni buona amica dovrebbe fare prima della partenza della socia.
E dato che sono sempre un pò perfida, cercherò di fartela leggere mentre magari sei in biblioteca o in un altro luogo in cui sarà socialmente sconveniente piangere. Così ti colerà la matita e da buona fashion victim quale sei, questo per te sarà una tragedia paragonabile quasi alla sciagura che mi é successa la settimana scorsa.
Per ora posso dirti che ho aperto il mobile, in cerca di qualcosa di commestibile da divorare in un impeto di fame nervosa, e ho visto i nostri amati fascetti di camomilla.
Sì, quelli che ogni anno mio padre mi prepara con cura meticolosa . Quelli che tu e Maria credete contenenti sostanze stupefacenti, dati gli effetti che hanno sulla mia psiche.
Quelli che nelle sere di inverno ci troviamo a bere, mentre ridiamo puntualmente per qualche cretinata, prendiamo in giro Licia o spettegoliamo allegramente. E mi mancherà tanto questo. Ritrovarci qui a fine serata, rinfreddolite e un pò assonnate, senza rinunciare mai a questo rito che é solo nostro. E che ci ha unite in questi anni. Insieme alle feste alcoliche, ai pianti, ai deliri pre e post esame, ai pomeriggi in biblioteca e alle Firenze by Night.
Ma di sicuro te ne darò un bel pò. In modo che potrai averli sempre con te, insieme a Tatù e all'altro pupazzo di provenienza romana(midigooo!!!beh, non mi ricordo come si chiama!)
. E intanto io e Maria continueremo a berci le camomille invernali,a chiederci quale sarà il nome del tuo ragazzo ceco e a immaginare come sarà la tua nuova vita. E poi al tuo ritorno troverai le tue solite amiche screanzate. Sempre goliardiche e, a volte, un pò profonde. Che ti vogliono un'infinità di bene e si augurano davvero che questa sarà un'esperienza irripetibile.
Tornerai di certo più forte, senza rinunciare alla tua sensibilità. Con tanti nuovi amici su facebook e tante storie da raccontarci. E mi sembra già di vederci a chiacchierare davanti l'ennesima calda, rassicurante camomilla.