domenica, maggio 17, 2009

Un pò per caso, un pò per destino

Non ho mai creduto nel destino, negli incontri voluti dal fato. Né nell' esternazione di sentimenti profondi su un blog, su una finestra spalancata anche agli sconosciuti.
Ma arriva sempre un momento in cui ci si ricrede. E oggi non mi importa di lasciare in balia dei miei lettori quello che avverto dentro, né di apparire un'ingenua adolescente e credere che il destino non é poi un concetto tanto folle.

Mi sono sempre sentita troppo indipendente, libera, insofferente, forse anche un pò immatura per una storia lunga. almeno non allora. Non in un momento in cui nella mia mente e nel mio cuore aveva spazio solo la piena realizzazione di me stessa.
E guardavo gli sguardi innamorati e mi chiedevo se a me sarebbe mai successo.
In fondo, cavolo, sono una che si innamora di tutto. Della risata dei bambini, della vita nelle giornate senza pensieri, delle materie che studio, della cultura. Ma proprio non capivo cosa ti spingesse a credere che una persona fosse quella giusta per te. -E se poi al mondo, c'é qualcuno migliore per me?-Infantile, da egocentrici presuntuosi. Ne sono consapevole.
Credevo l'amore rispondesse agli stessi criteri di perfezione che pretendevo da me stessa. E, in entrambi i casi, era una ricerca persa in partenza.

E poi la rete, o l'assurdo destino mi ha portato a scoprire quei due occhi scuri che mi hanno cambiato la vita.
E, a poco a poco, mi sono lasciata affascinare dai suoi mille interessi, dalla passione con cui affronta la vita,dal suo coraggio, il suo atteggiamento stoico, il suo modo intenso di vivere le emozioni. a nulla é valso porre barriere o tenermi a distanza.
E ora sono già trascorsi 243 giorni da quel momento in cui ho deciso di essere più forte della mia paura di amare, di essere fragile, di uscirne ferita. E non c'é stato un singolo giorno in cui non ho imparato qualcosa o ricevuto un enorme dono. Da una persona che mi ama senza riserve, che ama anche i miei lati bui e si ostina a portarvi un pò di luce. Che mi ha coccolato nei momenti più difficili e adora la mia idiozia, che si emoziona per i miei progressi ed é pazzo, imprevedibile, sorprendente, ironico.

Che strano. E' passato solo un anno e i miei parametri sono un bel pò stravolti.
Prima sembrava che correre in due non mi appartenesse. Ora sognare insieme mi sembra davvero naturale ed immediato quanto respirare.