Sto bene. Me ne accorgo quando sento il vento che mi sfiora la pelle e vorrei non smettesse mai.
Sto bene quando mi addormento. E penso che vorrei che la notte durasse quanto un battito di ciglia, in modo che sia già domani. Già, il domani. Pieno di punti interrogativi e del sapore amaro del dubbio. Ma anche di sogni da realizzare, di progetti, di angoli del mondo da scoprire, di nuovi abbracci in cui potersi cullare.
Sto bene anche se finirò l'università con un altro anno di ritardo e non potrò iniziare presto il tirocinio.E l'orgoglio, la frustrazione, no. Non c'entrano più niente. Perché questo percorso é solo mio. Pieno di buche che mi hanno fatto vacillare, ma anche di momenti luminosi e di autentiche soddisfazioni.E sto bene perché mi sto riconciliando con me stessa, dopo anni spesi a cercarmi.
Perché mi ascolto. E so dove voglio arrivare.
Sto bene perché, nelle giornate di pioggia, se posso permettermelo, mi fiondo sotto il piumone a leggere un buon libro o comincio a fare nuovi esperimenti culinari. Sto bene perché ho scoperto lati di me che possono interessarsi anche a qualcosa che non contenga la parola medicina e non posso proprio più ignorarli.
Sto bene e, quando i mari erano in tempesta, mi sembrava proprio una condizione irrecuperabile.