martedì, dicembre 18, 2007

Wind of change

Mi hanno sempre esaltato i cambiamenti. La voglia di imbattersi in nuove battaglie, l'entusiasmo di avere nuovi obiettivi. Ed é bello pure sentire l'affanno che accompagna la corsa verso nuove mete.
E' troppo tempo che mi sento in un limbo. A metà fra il voler acquisire nuove sicurezze e l'adagiarmi ancora nelle vecchie paure...é che comincio a sentire la fatica di questo anno e di essere un pò stanca delle cattive notizie, delle esperienze spiacevoli, dei progetti che non vanno in porto. E' che la mia nave sembra essersi arenata in mare aperto...già lontana dalle antiche paure, che ormai ho superato, ma ancora non vicina al progetto di me, della mia vita. Ma ciò che mi consola é che ho tanto fiato in gola e che ricomincio a sentire la rabbia, quella positiva, che dà nuovo vigore alle mie gambe, nuova energia ai miei sogni. So che devo lanciarmi e ricominciare a infondere entusiasmo a chi mi é vicino, ad essere grintosa e piena di speranza. E non voglio più mollare o stare un attimo in più a chiedermi perché tutto mi sembra vada per il verso sbagliato, o a meditare sulle mie ferite. C'é così tanto ancora da vivere, da scoprire, da conquistare...che fermarmi mi sembra davvero un sacrilegio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Vedi Nanny, non bisogna mai disperare. L'Inter ha atteso più di quindici anni per rivincere uno scudetto, ha atteso più di quindici anni per scoprire che la Juve vinceva e ci sbeffeggiava defraudandoci. E' una questione di tempo, bisogna saper aspettare e cogliere l'attimo giusto per poi sorridere. Accomodandomi in panchina alle partite dei ragazzi ho capito che la Vita, a volte, è proprio come una partita di calcio. Un allenatore è bravo quando riesce a cogliere l'attimo giusto nel quale effettuare una mossa, spiazzare ed anticipare le mosse avversarie, tirare fuori un ragazzo stanco, scegliere il momento giusto per schiacciare la squadra avversaria. E'un momento e se non si ha intuito, fortuna e coraggio, si rischia di perderlo. La prima partita ero in panchina da solo, sinceramente un pò impaurito ed un pò smarrito. Abbiamo vinto 3-1 ed ho azzeccato, almeno credo, tutte le sostituzioni. Ho cercato in tutti i modi di vincere, forse, rischiando di perdere ma, alla fine, vedere i ragazzini cantare e saltare nello spogliatoio per la felicità di aver vinto fuori casa mi ha fatto capire che avevo fatto la cosa giusta... Nuario