martedì, febbraio 07, 2006

E se questa non é sfiga...é una condanna!

Negli ultimi giorni mi ero un pò disabituata all'essere vittima dei miei stessi abituali disastri. Chiusa fra le mura di casa, con i tremila mobili che vi albergano, tutto quello che potevo combinare era scambiare un amminoacido per un altro o rovesciare il caffé per tutta la cucina...ù

Oggi Fernanda torna in libertà. Ma tengo a precisare che oggi sono stata vittima della malasorte, più che artefice dei miei soliti casini!

Arrivo alla Misericordia e, visto che non nascondono di approfittare del mio entusiasmo e della buona volontà, mi spediscono in missione! Primo servizio in una casa di riposo...aspetto l'infermiera che sistemava la vecchina e ,intanto, tutte le altre,con aria di sdegno, mi guardavano perché non mi univo a dire il rosario...non é colpa mia se non ho mai capito la successione di tutte quelle frasi!Ritorno in sede e vengo subito rispedita a Careggi. Lì c'era una anziano davvero molto simpatico e gentile. Arrivati a casa sua, la prima cosa che mi ha colpito é stata una gigantografia di Mussolini che troneggiava nell'ingresso...mi sono assentata un attimo, stordita dal brutto colpo, quando il cane del signore, non riconoscendomi mi é saltato addosso, cercando di addentare i pantaloni!E' stato quasi peggio del tete-à-tete con il duce.Ma la sfiga non finisce qui...nel bel mezzo di via Mariti, l'autista si ferma e ci annuncia lietamente un guasto alla ventola, perciò bella mezz'ora di siesta fra il traffico.Come se non bastasse, mi sono sentita dire dal resto della squadra che sono io a portare sfiga, un pò il gatto nero della situazione!
Credevo fossimo giunti alla fine della saga quando, mentre ero a prenotare i biglietti per scendere a casa, si blocca la stampante della tipa e così niente biglietto.Sono spossata...e indecisa se farmi bendire o andarci direttamente io a Lourdes. Ma poi mi fermo a pensare e ci rido su. Io sono questo casino. Io sono il disordine che non ha mai fine, eppure dietro di sè porta una logica. I casini sono le mie costanti, le disavventure quotidiane, la caffettiera perennemente rovesciata sulla cucina le mie certezze. Gli imprevisti il sale della mia vita.

2 commenti:

Laura ha detto...

Da me a Ponte di Mezzo direbbero che non sei tu a portare sfiga, ma che è una cosa insita della Misericordia di Rifredi... :)bacini, tvb

Paoletta ha detto...

ho letto tutti gli articoli in un solo fiato e solo ora riprendo a respirare e prendo tempo per metabolizzare le tue parole e rendermi conto che sono stata rapita dalla tua dialettica, dalle tue avventure e dalle emozioni che trasparivano...
mi sono lasciata trasportare per pochi minuti nel tuo piccolo mondo ed è stata un viaggio esaltante...
mi ha fatto sorridere e mi ha messo di buon umore...
ogni giorno che passa scopro nuove persone a medicina che mi fanno scoprire cose sempre nuove e se un giorno qualcuno apprezzerà la persona che sono lo dovrò anche a te e a voi tutte..lettrici di blogspot e non solo...

un bacio e a domani...vieni a lezione mi raccomando...