Dedicato a tutti quelli che
Dedico questo post a tutte le persone che, troppo a malincuore, ho dovuto salutare stamattina. E che, a sole poche ore, mi hanno lasciato già un vuoto dentro.
A quelle persone che mi hanno accompagnato in questo lungo, eppure troppo breve, anno.
A tutti quelli che non mi hanno abbandonato nei giorni terribili d’angoscia per microbiologia, nei pomeriggi divertenti passati a bivaccare in biomedica, in cui il tempo sembrava sempre troppo fugace.
A tutti quelli che mi hanno fatto crescere fra ore passate a lezione, cene all’altissimo grado alcolico, giornate spensierate passate insieme, risate senza fine su Giggi e Anna.
A tutti quelli che, con l’arguzia dell’ironia e la cristallina trasparenza della semplicità, mi hanno aiutato a vivere. Mi hanno aiutato a comprendere quanto vivere sia lottare, combattere seguendo sempre e solo la luce del cuore.
A tutti quelli che mi hanno fatto comprendere quanto sia necessario, assolutamente prioritario, che le mie gambe non incontrino ostacolo alcuno e, seppur dovessero imbattersi in degli intoppi, siano abbastanza forti da sovrastarli.
A tutti quelli che sperano che le mie scelte vengano sempre varate alla luce fredda della razionalità, così come possano essere investite, talvolta, dal fuoco irrazionale della passione.
A tutti quelli che mi hanno insegnato quanto i dubbi, le illusioni,le incertezze siano importanti tanto quanto tutti i miei punti fermi.
A tutti quelli che, ogni singolo istante della mia giornata, mi hanno spronata a non perdere mai di vista i miei ideali. Mia ragione di vita.
A tutti quelli che mi hanno dimostrato che la forza può essere anche nel vacillare se dopo viene, inequivocabilmente, scelta la lotta, il riscatto anziché la resa. E che non c’è ricchezza più grande dei sogni.
A tutti quelli che mi hanno resa partecipa dei loro sogni e hanno saputo divenire parte attiva dei miei.
A tutti quelli che vivono intorno me, rifuggono da un’esistenza meschina che rifiuta di tentare per paura di cadere, che, per accidia o passività, sceglie la monotonia al cambiamento. La sedentarietà alla metamorfosi.
A tutti quelli che ho visto cambiare, crescere, sperare, soffrire, gioire, incazzarsi e poi tornare a sorridere… perché sono loro la cosa più bella che oggi, in treno porterò con me.
Insieme ai racconti di vita fiorentina, agli appunti confusi, ai ricordi sempre vividi c’è con me una ricchezza che ormai, dopo le delusioni e l’amarezza che ho incontrato, é riuscita a smentire il luogo comune che l’amicizia non esiste.
Io l’ho incontrata fra litri di sangria versati e giri di limbo a prova di ernia al disco.
E so per certo che, qualunque cosa accada, qualsiasi vento di eventi potrà abbattersi su di noi, avrò sempre loro su cui poggiare la testa se mi va di piangere, angosciare se avrò qualche problema, allietare con il mio grande amico Giggi.
A tutti quelli che, nonostante la mia sensibilità da elefante soprappeso, sono riusciti a farmi commuovere ancora. Siete sempre nel mio cuoooore!
3 commenti:
Porta Giggi sempre nel tuo cuore,e noi con lui! Buon ritorno a casa
fe ti posso dire solo una cosa: Ti voglio bbbene e sei sempre nei nostri cuori!!!
Un bacio grande. Mary
Sottoscrivo Mary e... torna presto!
Bacini
Posta un commento