venerdì, ottobre 06, 2006

Per te...

Per te che hai fatto, finora, della tua spensieratezza la tua qualità più bella,
per te che non hai mai avuto paura di osservare la realtà con la tua brillante ironia,
per te che hai fatto della tua sensibilità una forza, del tuo coraggio una virtù,
per te che hai dimostrato che si può vivere con il sorriso sulle labbra, nonostante tutto oggi trasudi pessimismo,
per te che non hai mai avuto paura di condannare le ingiustizie e dipingere ciò che vedi con amaro sarcasmo,
per te che non ti sei mai arreso davanti alle piccole grandi difficoltà,
per te che non ti stanchi di ripetermi che ho diritto a vivere i miei vent'anni ma, allo stesso tempo, non nascondi quanto ammiri quella forza che mi tiene incollata fino all'una di notte ai libri,
per te che hai saputo poeticizzare la vita e vivere la poesia,
per te che hai saputo mantenere un animo giovane nonostante gli anni che passano,
per te che mi insegni ogni giorno tanto, anche con un solo sorriso, con una parola veloce tra una partita e l'altra,
per te che mi metti in ridicolo quando piango per i miei voti ma poi mi sproni a non arrendermi mai.
Per te che mi hai insegnato quanto più potente é quel carisma che si esprime nel silenzio, quanto più efficaci sono le parole non imposte con la forza,quanto quelle virtù non urlate possano fare molto più rumore.
Per te che, sebbene in questo momento sei alla ricerca della strada maestra, in fondo ci sei già.
Devi solo cercare di capire che le insicurezze di questo momento ti renderanno più forte, che le paure che non ti danno pace in realtà ti stanno irrobbustendo contro gli imprevisti della vita. E che la vita fatta di spensieratezza e allegria ogni tanto devia, sterza bruscamente e ti conduce su sentieri inesplorati, impervi. Duri. Ma, in realtà, molto più veri ea autentici. Non é vita quella che conosce solo sorrisi, partite vincenti, rigori sempre in porta. La vera vita é quella che ti schiaffeggia, ti disorienta, ti stordisce. Ma poi, all'improvviso, proprio quando ti senti vicino alla resa, ecco che un tiro sulla traversa miracolosamente é dentro.Ecco che un incubo perde via via i suoi toni cupi. Ed é allora che, proprio come nelle migliori hits di Giggi, ritorna il sereno.
E nulla sarà più come prima. Ogni sensazione, paura, emozione, successo, desiderio apparirà amplificato. Più intenso mille volte e ancor più.Perché avrai conosciuto il sapore amaro dell'abbattimento...spiacevole, doloroso, eppure pressupposto essenziale per vivere la vita.
La tua vita.
Cerca che sia sempre e solo tua. Vivila con quell'egoismo tipico di chi é geloso del suo tesoro più prezioso. E non lasciare mai che siano altri personaggi a strapparti il palcoscenico. A renderti secondaria comparsa.Lascia che siano sempre i tuoi pensieri, i tuoi desideri, le tue ambizioni più grandi a guidare la tua mente, i tuoi passi, il tuo cuore.
Non aver timore di non essere all'altezza, di deludere, di avere ambizioni esagerate, sogni irrealizzabili o timori che non potranno mai essere resi quieti. Solo quando lascerai l'ingombrante fardello di questi e tanti ancora pensieri negativi sarai definitivamente libero.
E ti sembrerà di volare...sereno, agile, sicuro. Come mai hai fatto. E come fai tutt'ora, anche se ti sembra di restare fermo, saldo a terra.

Per te. Che ogni giorno mi insegni a vivere. E mi inviti a guardarti stupita perché proprio non riesco a capire come faccia ad avere dei dubbi, una persona così bella.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Più che "Per te.." il titolo più giusto per il post a me dedicato sarebbe "Per te..rra".Perchè, a volte, è proprio così che ci sentiamo: in ginocchio, sgasati, smarriti, privati della propria identità. Capita a chi vive per gli altri, proprio come un buon medico. A volte ci affanniamo per arrivare in fondo ed invece ci ritroviamo a toccare il fondo! Se per questo e molti altri dilemmi ci fosse un perchè, una soluzione, che senso avrebbe vivere, credere, sperare. Questo ho capito e spero di non dimenticarlo. Grazie per il tuo post e per avermi dedicato un pò della tua "chirurgica" sagacia. Nuario.

Anonimo ha detto...

Ciao Nanny, in questi giorni ho continuato ad allenarmi "sui campi della vita".. Non quelli in erba, eleganti, nobili, morbidi, ma in quelli polverosi della periferia.. Quei campi innaccessibili, duri, che ti mordono le caviglie, dove il tuo sudore si mescola con il gusto amaro della sabbia. Alla fine ho fatto goal. Che gusto c'è a segnare all'"Artemio Franchi"? Sento che il mio goal vale molto di più... Nuario