martedì, febbraio 20, 2007

Caos NON calmo

E' mezzanotte. Ed io sono davanti al Pc. Non che non abbia sonno. Anzi. E' tutto il giorno che mi arrovello sui batteri, che metto a posto casa, faccio lunghe conversazioni al telefono e navigo in Internet.Ma questo pc era talmente solo che non ho potuto resistere. E poi, scrivere di notte mi ha sempre ispirato...fa tanto, Carrie (sex and the city) o intellettuale impegnato sotto il cielo di Manhattan. Peccato che, dalla mia finestra, vedo solo il cielo di Careggi.
Il libro che sto leggendo mi aspetta sul comodino. Caos calmo. E' alquanto straziante. Questa situazione di immobilità emotiva, di disordine dal quale non ci si riesce a liberare (e che, perciò, non é un disordine creativo), mi ha sempre impaurito enormemente.
Quello che mi ha prodotto sempre tanta angoscia é la stasi, l'apatia, l'essere circondati da muti opprimenti. Troppo grandi per essere scavalcati.
E i miei periodi peggiori sono stati proprio quelli. Quelli in cui non trovavo la forza di combattere, di reagire, di cambiare e cambiarmi. Ma, per fortuna, mi sono resa conto che ormai quelle giornate sono ombre lontane. E' certo questo un periodo di caos...se penso alle cose che devo fare e a quelle che vorrei mettere in cantiere si fondono i neuroni, ma l'immobilità, quella bestiaccia, é davvero lontana.E la cosa che più mi fa stare bene é che, attorno a me, é tutto un caos non calmo...le persone sono in continua evoluzione. C'é chi ha preso delle scelte importanti, chi sta lottando per dimostrare al mondo quanto vale, chi ha scelto di mettere al primo posto i propri obiettivi, le proprie passioni, le ambizioni mai sopite. E, in tutto ciò, io vedo CORAGGIO, GRINTA, TENACIA.
I fisiologi direbbero che, attorno a me, c'é un feedback positivo di energia, di buone intenzioni, nobili propositi. Di una forza che si autorigenera e ci rigenera.
E questo lo dica soprattutto per un'amica con cui oggi ho avuto una delle nostre chiacchierate liberatorie...Lu, ti ammiro tanto.Perché, nella tua scelta c'é coraggio e responsabilità.Verso la persona che sei e il medico che sarai. E, soprattutto, questo é il primo passo per comprendere che prima di tutto veniamo NOI. Il mondo fantastico ma anche, duro, faticoso, estenuante che ci circonda, é impercettibilmente un passo indietro. Ora la strada non può che essere in discesa.

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