Oggi, come altre volte, é successo, mi sono trovata dall'altra parte. Priva del camice bianco, del fonendo verde acido e dei miei appunti confusi di semeiotica. Ero semplicemente dall'altra parte.
Con tutte le domande e le ansie possibili che può avere chi sta dall'altra parte.
E davanti a me ho visto una persona solare. E non ho sentito la paura per i livelli di prolattina alle stelle. Non ho sentito angoscia per una causa che ancora non conosco e per le probabilità, i numeri, le supposizioni. E mi é venuto da pensare a quanto sia difficile, terribile e incredibilmente bello quello che dovrò fare. Riuscire ad essere lucida e insieme infondere speranza, provare a incitare alla lotta chi mi é di fronte. Perché, che si tratti di una prolattina ribelle o di una tachicardia indomabile, la tenacia che puoi metterci tu nessun principio attivo potrà mai dartelo.
E, immediatamente, ancora più piccolo mi é sembrato il preoccuparsi per il vicino appello di fisio3, per il blocco o il tempo che ci metterò. E so che continuerò a crollare,ad avere dubbi ed esitazioni e che, mentre tutto ciò accadrà, la mia prolattina sarà ancora ribelle, ma voglio essere tenace. Ed insieme solare, positiva e limpida. Come questa splendida giornata d'aprile.
1 commento:
Già... :)
Ti leggo sempre con immenso piacere.
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