E' bello vedere che certe cose non cambiano mai. O meglio, cresciamo, tutto muta intorno a noi e grandi stravolgimenti accompagnano le nostre giornate, ma in fondo permane sempre qualche residuo dell'infanzia...la cosa che ho sempre più detestato di me é la nostalgia che non so gestire. E ho vissuto sempre i post vacanza, i ritorni a casa, i saluti alla stazione e gli atterraggi nell'aeroporto vicino casa, come delle piccole grandi catastrofi. E i giorni seguenti, con un preciso masochismo, non faccio altro che pensare a cosa stessi facendo 72 ore prima o giusto una settimana fa.
E' che in realtà sono un pò malata dei viaggi. O saranno loro che hanno su di me il potere di farmi completamente allontanare dai miei psudoproblemi e da tutte le mie ansie, paure, timori, angosce.
Poi questo viaggio in particolare é stato speciale per un sacco di motivi.
Innanzitutto, perché sono partita giusto nei giorni in cui mi angosciava tanto un mio problema di salute e poi perché tutto il resto é stato praticamente un ridere continuo.
Ho visto un sacco di posti fantastici, conosciuto il fantastico mondo degli ostelli dove incontri veramente ogni tipo di persona (vedi il principe di Persia), mi sono massacrata i piedi ma ricaricata, come non facevo da un sacco. E poi ho passato una settimana con due persone fantastiche. Che, nonostante la lontananza, il fatto che ci vediamo 3 o 4 volte l'anno, che tanti dettagli delle nostre vite, per forza di cose, ci sfuggono, riescono sempre a stupirmi, a farmi stare bene, a ridere, a farmi sentire protetta e meno sola.
Ed ora sono qui. Come al solito la domenica pomeriggio non mi va di far nulla. In più in questi giorni sono anche stanca e con almeno 30 ore di sonno arretrate. Ma felice. E ricca. Perché, certe volte, mi guardo intorno e mi sembra una grandissima, una immeritata fortuna avere tutto ciò.
E penso a tutto quello che ho avuto. A Giusi e Agnese, a quelle pazze delle mie amiche di qui (senza le quali forse non sarei tranquilla e serena come sono ora), alle mie sorelle che mi stressano ma che mi riempiono tutte le mie giornate, a tutte le persone che si sono dileguate e a quelle che ancora dovranno arrivare.
"Buon viaggio hermanos queridos e buon cammino ovunque voi andiate, forse un giorno potremo incontrarci di nuovo lungo la strada... "MCR
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