Quanti modi ci sono per salvare una vita?
C'é il prof di chirurgia che con un catetere vescicale ha tramutato un addome dalla consistenza lignea in un addome trattabile. E c'é Licia che salva le zanzare agonizzanti, dicendo che in fondo anche quelle sono delle esistenze da rispettare.
E ci sono io che mi chiedo in quanti modi si salva una vita.
Posso studiare fino a perderci la testa, cercare di colmare ogni lacuna con qualche dotta nozione ma, inevitabilmente, sbaglierò. Perché la conoscenza ha dei limiti e i suoi confini sono, ahimé, definiti. E perché la morte, l'imprevedibilità sono tasselli della roulette. Prima o poi finisce che la pallina si ferma lì e a nulla é valso aver puntato, con tutte le tue certezze, su un altro finale.
E' una cosa risaputa.Ce lo ripeto dall'alba dei tempi. Di spersonalizzarci quanto basta, di non crederci dei santoni, di non vedere Dr House come il nostro guru. Ma é nell'anima di ognuno che si scatena, ogni giorno, una lotta intestina...e sono certa che quando vedrò una vita allontanarsi da una fredda camera operatoria, tanto spersonalizzata non sarò.
Ma voglio anche immaginarmi la gioia di salvare una vita. Di aver avuto l'intuizione giusta, di aver fatto la mossa esatta in tempo...e permettere così ad un papà di abbracciare i suoi figli o ad una ragazza di tornare a sperare. Si, forse si. In quel momento ti sembrerà di aver salvato l'umanità.
1 commento:
Cara Fernanda, visto ciò che mi è accaduto vorrei inviarti una mail, fammela avere contattandomi alla mia mail che trovi nel mio blog. Ci sono alcune cose da dire.
Posta un commento