E' già da un pò di anni che non avverto più lo spirito natalizio. Almeno da quando ci riunivamo , io, le mi sorelle e Ubi, davanti al pianoforte e puntualmente mi escludevano perché ridevo e non mi impegnavo a cantare. Oppure quando giravamo per i boschi alla ricerca del muschio vellutato e assistevo rapita alla preparazione del presepe che, puntualmente, durava circa tre settimane, dato che papà doveva ricercare effetti scenici degni di Cinecittà.E poi c'era l'attesa dei regali, le risate soffocate quando gli zampognari si presentavano a casa ed erano stonati, ridicoli e innaturali. E poi c'era la messa di Natale che seguivamo dietro le quinte, ridendo a più non posso perché ogni volta qualcuno, sull'altare, faceva cadere qualcosa o inciampava.L'odore degli abeti, la magia delle luci sulle case, lo spirito di buonismo che pervadeva tutti.
Ed é, appunto, quell'ostentazione di buonismo che ha svilito il senso del Natale. Il consumismo che regna sovrano, l'ostentazione esasperata che, larga parte hanno nella nostra società, ma che a natale raggiungono un acme inimmaginabile. E si arriva stufi al pranzo di Natale. Già sazi delle pubblicità iniziate mesi prima, delle luci pacchiane e dei sorrisi artificiali.
Però oggi pomeriggio é successo qualcosa di strano. Camminavo per le strade di questa città ed una sensazione, in crescendo, si é impossessata di me. E, ad un tratto, avrei avuto voglia di distribuire muffins all'intero quartiere, abbracciare forte forte le persone che adoro e imparare tanto, per poter essere utile una volta in più.Saziarmi dei sorrisi della gente, arricchirmi con le storie di vita altrui...uno di quegli autentici momenti in cui la vita ti sembra troppo breve per contenere quello che davvero vorresti ci fosse, e sensazioni inspiegabili sembrano un fiume in piena.
Non so se é il ritorno dello spirito natalizio, attimi di inaspettata luce o, forse, é pura felicità. Sì, perché forse ha ragione Ale...la felicità é effimera, é passeggera, ti colpisce quando meno te l'aspetti e ti rapisce in un vortice senza razionalità. Ed é, certo, una duratura serenità quella verso cui, piuttosto, si deve mirare. Ma io sono fatta così...sarà la mia natura instabile, il mio essere profondamente lunatica, metereopatica e contorta, ma adoro questi momenti di gioia intensa. Poco importa se durano quanto un battito di ciglia...la vita non finisce mai di stupirmi e, mai come ora, sto capendo quanto essere adulti sia difficile, complicato ma assolutamente esaltante.
P.S.:Qui la preparazione della cena di domani é già iniziata...mi sto chiedendo seriamente se dovrà arrivare un'alta carica dello stato, dato che Linda ha iniziato a cucinare da ora ed ha attacchi di ansia ogni cinque/dieci minuti.
P.S del P.S: Auguri Ubi!!!!Se c'é una persona alla quale penso quando il tempo scorre sei tu...sei la persona che meglio dimostra quanto il logorio del tempo su alcuni non faccia effetto!Riesci ad essere esattamente allegro, goliardico e idealista come dieci anni fa. Non ci risparmi imitazioni, battute sagaci ma anche preziosi consigli.E la cosa più bella di te é che sogni, e non ti vergogni di farlo.Rimarrai sempre il miglior poeta che conosco...tvb!
2 commenti:
Per la prima volta dopo tanto, ho volgia di tornare a casa, accendere il camino, mangiare caldarroste e bere the mentre mio padre è al pc a lavorare a qualche progetto nuovo e mia sorella è uscita con gli amici. Per la prima volta, è tornato il Natale. Forse è tutta questione di tempistica o, se vogliamo, di spot: "Il Natale, quando arriva arriva!" :) commento mezzo balordo mezzo no! bacio bacio
Grazie Nanny per gli auguri e, ci� che pi� conta, per gli entusiastici complimenti. Spero di meritarli. Il mio essere spassionatamente giullare, la ricerca del ridere e sorridere, la voglia quasi spasmodica di bugerare la Vita, sono in realt� un paleativo alle umane ed immancabili inquietudini, sofferenze interiori, pacate debolezze che, forse, i"Poeti" incontrano pi� di frequente. Ma io non mi abbatto e spero che quello che oggi pu� sembrarmi un rimedio alla trietezza ed una medicina per curare pungenti fragilit� possa diventare, sempre e per sempre, il mio modo di essere, il mio modo di vivere. Ti abbraccio e buon Presepe a tutti...Nuario
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