Domani comincerà una nuova settimana. Spero decisamente diversa.
Non che le passate mi abbiano delusa o afflitta particolarmente, ma mercoledì prenderò un aereo e sarò a Vienna e poi a Budapest. E si sa viaggiare é sempre viaggiare.
E' stato un viaggio deciso in una frazione di secondo, nella completa incertezza se i miei impegni mi permettevano di prendermi dei giorni e dovermi poi incasinare totalmente.
Invece ,per una volta, l'impulsività ha prevalso. Non ho resistito al fascino dell'ansia prepartenza ( o del metaldetector, come direbbe Lu), del casino nelle mie valige, dei diari di bordo, delle mappe incomprensibili delle città, delle ridondanti guide da viaggio, delle metro in orario delle altre capitali europee e della nostalgia della mia amata pasta. E poi come resistere alla struggente malinconia del ritorno?Quando ritorni alla routine e non fai altro che pensare ai giorni precedenti, quando ancora avevi a che fare con itinerari, musei e aeroporti?
E poi in fondo ci voleva. E' un periodo in cui non sto mettendo tutta la grinta che ho nel fare le cose che amo. Viaggio con la marcia bassa. Insomma. Forse una settimana di puro stacco mi servirà a ricaricarmi e iniziare quel lungo tour de force che mi aspetta nei mesi estivi.
Spero di avere qualcosa di più interessante da scrivere nei giorni successivi. Per ora torno ai miei appunti di statistica che ho abbandonato da circa un'ora, presa dal dilemma di scagliare il libro al muro o fagocitarlo e ingurgitare quelle brutte nozioni a forza.
2 commenti:
ciao nanny sono lucia di brienza, ma come fai a essere sempre così e non pensare ai tuoi impegni??? ti invidio io non ci riesco, mi faccio sempre il pari e dispari se andare al I maggio o no cmq ti scriverò una mail in questi gg ciao bacioni da napoli
Buon viaggio!
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