Oggi ho voglia di parlare a me stessa.
L'abbronzatura del mese scorso non dà più segni d'esistenza e con essa é rimasta in vacanza un pò della spensieratezza che avevo il mese scorso.
Ora sono qui. Con la faccia pallida, un pò di chili in meno e, fino ai giorni scorsi, un umore davvero in cantina. Come se ascoltassi solo ora il suono sgradevole di tutte le brutte notizie di questi mesi.
Come se la mia pazienza fosse davvero giunta al limite. Come se davvero nulla sembrasse procedere per il verso giusto.E non sapevo da dove ricominciare a mettere ordine, in questo cumulo di macerie.
Oggi, però, voglio partire da me. Ed appeso al mio armadio c'é la lista degli esami che mi separano dalla laurea. Perché voglio divorarli.
E dentro di me tanti progetti. Così tanti che non so ancora se riuscirò a realizzarli o se, alla fine, mi dovrò ritrovare a togliere tempo di nuovo alle persone che amo.
E poi c'é l'Africa o l'America Latina. E tutti i volti sconosciuti che incrocerò, i bambini che proverò a consolare, le crisi che dovrò superare. Perché la voglia di darmi da fare é tanta. E non posso più ignorarla. Anche se ora sono inesperta, anche se sono incerta, anche se ho ancora da imparare tanto.
E poi c'é Capo Nord sul quale, prima o poi, getterò la mia bandiera personale. A ricordarmi che dopo un ostacolo, apparentemente insormontabile, c'é ancora tanto da lottare. E fortuna che non si finisce mai.
E poi c'é tutto ciò che quest'anno, di ritmo un pò più lento, vorrà portarmi.
E mi aggrappo a quella forza che so di avere. E che mi rassicura. Perché quando arriva tutto, davvero tutto, insieme , dopo incerti traballamenti, mi ritrovo sempre qui.
E mi aggrappo al mio coraggio. Perché ho capito di non aver paura di volare, di ammettere nuovi compagni di viaggio nel mio vivere. Di sentirmi un pò più vulnerabile ma forse un pizzico in più felice.
E questa volta non costruirò nuove barriere. Non ricomincerò il certosino e maniacale lavoro di costruzione di nuove muraglie. Non mi chiuderò nel puro culto della mia persona.
E tantomeno non mi lancerò in tentativi di denigrazione o premerò, con forza, il tasto reset.
Perché voglio davvero tenere vivo, forte, pulsante dentro me ogni singolo dettaglio di questo volo. Così come voglio ricordare ogni momento di questo duro, difficile anno.
Che mi ha insegnato l'imprevedibilità, l'incertezza ma anche fatto assaporare il sapore della pura vita.
Ora lo so. Ne sono certa. IO NON HO PAURA.
3 commenti:
è nel vulnerabile che che trovi il fertile...
No davvero. Non hai paura.
Ciao Nanny, sono Nuario. In questo periodo mi sono dedicato allo studio (!!!) e di conseguenza non ho potuto consultare il blog della mia smarrita sorellona. noto, con sommo piacere, che, almeno in termini di tecnologia web, hai fatto passi da gigente. il tuo blog è diventato davvero più ricco, accogliente, meno vetusto. E'ciò che deve avvenire anche nei tuoi pensieri: rinnovali, modificali, rendili meno assordanti e saranno una piacevole compagnia più che un assillo. Concentrati su ciò che è stato, su ciò che sei e su ciò che vorrai essere ma, TI PREGO, FAI IN MODO CHE I TUOI INNOCENTI SOGNI NON DIVENTINO MAI UN SEMPLICE RICORDO. Minchia che ho detto! Mah! Sto proprio fuori, ho quasi 30 anni e ancora faccio il sognatore. Miticoooo!! Viva Peter Pan e viva chi vive.... Nuario
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