venerdì, giugno 29, 2007

Quanto é difficile parte due...

Tempo di terremoti interiori. Giorni confusi, sfinenti, massacranti. Ho bruciato i neuroni più con i miei dubbi amletici che con effettive ore di studio. E ho cambiato, ancora una volta, programmi, intenzioni, progetti.
E poi mi sono finalmente fermata a pensare. A cosa davvero voglio io. A qual é la strada verso la quale mi porta il cuore, i miei sogni e tutti gli sfiancanti tour de force di quest'anno. Ed ho capito finalmente qual é la soluzione che mi fa stare meglio, che può rendermi felice, serena, appagata. Che può farmi gustare un pò di giornate al mare, una settimana con le mie meravigliose amiche a fare la guida turistica della Basilicata, che può consentirmi di passare un pò di tempo con la mia famiglia, che può farmi vivere un anno fra tutti i reparti che voglio concedermi, corsi di secondo livello e un pò di sport che non mi farebbe male.
E chi mi conosce sa che non é arrendevolezza. Chi davvero mi ha capito sa che ci vuole più coraggio ad accettare un pò di sosta che a vedere tanto vicino il traguardo.
Perché non é ammissibile non scendere a casa per 5 mesi di fila per paura di perdere tempo, perché non é concepibile non avere il tempo per i miei spazi, le mie letture, tutti i miei interessi...non é possibile continuare a mangiarsi le mani per avere programmato gli esami in maniera sbagliata e tanto meno perdere il sorriso. Perché ho una vita meravigliosa. E dovrei imparare ad apprezzarla un pò di più.
E, tranquilli, non ho abbandonato l'arena. Ho solo calibrato il mio orologio interno e lasciato, per una volta, scegliere alla vera Fernanda. Quella che non é solo un libretto o un malloppo di carte sulla scrivania.

4 commenti:

Luci ha detto...

questa è la fendi che conosco.
quella che ha il coraggio anche di andare controcorrente. quella che sa davvero cosa è giusto per lei a prescindere dal fatto che sia o meno giusto per gli altri.
la fendi che conosco io studia quello che studia per pura passione e non per non perdere l'anno.

e poi io devo venire giù e devo conoscere varie persone giusto? e per fare ciò ho assolutamente bisogno di una persona viva. e quando sei stata triste, beh...di vitalità ne vedevo ben poca.

sto cominciando a fare l'elenco. direi che partire dal parroco potrebbe andar bene.

tu che ne pensi?

baci, la tua lucilla

ps: ma che mi tocca sopportare linda pure quando scendiamo giù? no via non è possibile....

Stefania ha detto...

:-)

Anonimo ha detto...

Bene, adorabile piega della società. Quindi ti prenderai un pò di tempo per te...
O riserverai tempo alle cose che hai trascurato? C'è differenza. Non vorrei che ti sentissi il dovere di arare le zone incolte della tua vita, spinta solo dal manto di "I have to". Una delle tue missioni disperate per raggiungere lo scopo prefissato, lavoro nel quale spenderai tutta te, come sempre. Spero però che sia tu a coglierne i frutti. Per poi distribuirne il loro succo a noi, che ti orbitiamo attorno.

Anonimo ha detto...

Nanny...ho esplorato il tuo blog...nn ho davvero parole...ho gli okki ke brillano,sn emozionata.
Sn fortunata a conoscerti...e me ne accorgo sempre di più...tu sei sempre cn me, nonostante la distanza e qualche baronfilde in meno.
Grazie di cuore x tt quello ke m dai e m trasmetti, per le emozioni e le sensazioni ke m fai provare.t voglio un bene dell'anima,M manki!Aggy